Contiene prevalentemente lettere ricevute da La Pira da parte di personalità varie, in particolare privati cittadini, di apprezzamento o di contestazione per il contenuto dei messaggi da lui inviati al capo del governo dell’Urss, Georgij Maksimilianovic Malenkov. Fra i mittenti si segnalano don Antonio Cuccarollo, parroco di Casiacco (Udine); Claudio Isopescu, professore ordinario di lingua e letteratura rumena all’Università di Roma; Stefano Tsitovitch, profugo russo; Teofilo Capecchi, rettore del Collegio serafico di Giaccherino (Pistoia); don Ermenegildo Biagini; Teresina Forzani, membro del Comitato mamme dei dispersi in guerra; Primo Marchi. Contiene anche un santino illustrato a stampa con l’effige della Madonna protrettrice del disperso in guerra venerata nella chiesa di S. Gottardo in Corte di Milano ed il testo: La preghiera per il disperso, stampata il 18 febbraio 1949 dalla curia milanese.