Gerarchia:
Archivio Giorgio La Pira » Sezione 16. Documentazione acquisita dopo la morte di La Pira » 1. Documenti consegnati dopo il primo comunicato stampa » Lettere e documenti famiglia CaviniTitolo attribuito:
Lettere e documenti famiglia CaviniData:
1932-1939, 1944, 1948, 1962, 1972, 1975-1977, 1984Consistenza:
cc. 87; manoscritte, dattiloscritte ed a stampa35 documenti
Descrizione:
Documentazione consegnata dalla famiglia Cavini nel 1989.Contiene cartoline postali ed illustrate, lettere manoscritte e dattiloscritte in fotocopia per Lorenzo Cavini, chiamato spesso affettuosamente Enzo, ed anche la fotocopia di eventuali allegati. Unitamente alle fotocopie di lettere manoscritte di La Pira troviamo sempre le relative trascrizioni dattiloscritte eseguite all’arrivo del documento in Fondazione.
Lorenzo Cavini (Firenze 1908 – ivi 1987) Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza quando La Pira si laureava, diverrà suo amico. Nel 1927-1928 interrompe gli studi per adempiere all’obbligo militare come artigliere. Si laurea nel 1930. Viene
richiamato alle armi – in Marina – nel 1935-1936, durante la guerra in Etiopia. Iscritto all’Azione cattolica, ha fatto parte del gruppo di apostolato «Ut unum sint», promosso da La Pira tra il 1932 ed il 1936 ed è stato segretario regionale del Laureati
cattolici (1936-1938). Iniziò la professione di avvocato presso la studio di Adone Zoli, insieme a Raffaello Torricelli, specializzandosi nei rami civile, commerciale ed amministrativo. Ha collaborato con La Pira alla stesura del foglio
clandestino «Luci del Vecchio Testamento» e poi alla redazione della rivista «Principî» (1939-1940). Di nuovo militare dopo il giugno del 1940, ha operato sempre in artiglieria: prima in Africa, poi a Taranto ed infine a Mestre. L’8 settembre 1943
rientrò a Firenze, vivendo per alcuni mesi nel convento di San Marco. Nel 1944, riunitosi con la famiglia a Palazzolo di Romagna, vi fu nominato sindaco. Ha fatto parte del Comitato provvisorio regionale della Dc, dopo il primo Congresso,
tenuto a Firenze nel giugno del 1944, insieme a Francesco Berti e ad Attilio Piccioni. Partecipò alla Liberazione, collaborando alla stampa clandestina e poi facendo parte del comitato stampa nominato dal Ctln. Nel dopoguerra è stato eletto per tre mandati nel Consiglio provinciale di Firenze. Con la Pira è stato a Beirut per l’incontro internazionale di Pax Romana nel 1956, in Terra Santa nel dicembre 1957 e in Israele nel gennaio 1958. È stato presidente dell’Ataf di Firenze dal 1954 al 1961 e presidente della Cassa di risparmio di Firenze dal 1966 al 1980, facendo parte anche del Comitato esecutivo dell’Abi.
Si segnala la presenza di tre lettere di Lorenzo Cavini, due per La Pira, una delle quali trovata nel 1993 da Antinesca Tilli e dal prof. Pierangelo Catalano in mezzo agli appunti di La Pira su Frederic Ozanam, e la terza indirizzata ad un certo don Silvano e datata 1984, nella quale racconta di una Via Crucis fatta a Firenze nel 1958. Una delle meditazioni lette durante le soste della Via Crucis veniva sempre pronunciata da La Pira, ma nel 1958, causa una sua indisposizione, La Pira chiese a Cavini di leggerla al suo posto. Troviamo qui, allegato alla lettera suddetta, lo schema manoscritto di La Pira di quella sua meditazione il cui tema centrale sono i problemi occupazionali di allora.