Archivio Giorgio La Pira

Consultazione on-line del patrimonio archivistico

Anno 1965, primo semestre

Gerarchia:

Archivio Giorgio La Pira » Sezione 1. Epistolario » Serie Problemi della città in La Pira sindaco (1951-1965) » 67. Corrispondenza 1965-1977 » Anno 1965, primo semestre

Titolo originale:

Anno 1965, primo semestre

Note al titolo:

Anno 1965, primo semestre

Data:

1965

Descrizione:

Contiene prevalentemente documentazione varia, anche in ciclostile, appunti riguardanti vari problemi e questioni fiorentine, come la crisi dell’amministrazione comunale e le dimissioni di La Pira da sindaco e la relativa corrispondenza da lui mandata e ricevuta in proposito. Si segnalano in particolare le corrispondenze con Giulio Lensi Orlandi, ingegnere capo del comune di Firenze; Lelio Lagorio, nuovo sindaco successore di La Pira; André Gros, presidente della Federazione per il rispetto dei diritti dell’uomo e dell’umanità; Guido Morozzi, soprintendente ai monumenti per le provincie di Firenze, Pistoia ed Arezzo; Federico Lenzi, ambasciatore italiano a Mosca; don Lorenzo Milani; con membri del circolo Grimau di Brescia; Jan Busniak, ambasciatore della Cecoslovacchia; Mario Gobbo, presidente della Cassa di Risparmio di Firenze; madre Cecilia Rossi; Lorenzo Cavini; Edoardo Speranza; Guido Carli; Maria Bicci; Florio Colomeiciuc, direttore della rivista «Tutti gli uomini»; Alberto Nocentini; Gian Gualberto Archi; Roberto Bracco, presidente della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Firenze; C. Cossu, direttore compartimentale di Firenze delle Ferrovie di Stato; Maha Thray Sithu U Thant, segretario generale dell’Onu; Mario Vannini Parenti, presidente Ente provinciale per il turismo; Taieb Boulharouf, ambasciatore di Algeria; Maurice Fischer, ambasciatore di Israele; Raffaello Torricelli; Guglielmo Righini; Amina Armstrong Torre; Frederick Reinhardt; Dino Pieraccioni. Contiene anche minute di lettere e telegrammi di La Pira per Aldo Moro, Presidente del Consiglio, Mariano Rumor, segretario politico della Democrazia cristiana, ed anche per tutti gli ambasciatori e ministri esteri a Roma e presso lo Stato del Vaticano, a capi di stato e di governo e sindaci di diversi paesi, inviati prima di lasciare Palazzo Vecchio.