Contiene prevalentemente la corrispondenza con capi di stato e di governo, esponenti politici e della cultura, rappresentanti diplomatici e sindaci delle principali città del Giappone. Si segnalano in particolare gli ambasciatori Ken Harada e Sejin Tsuruoka; il sindaco di Oita, Ueda Tamotsu, alcuni sindaci di Hiroschima (fine anni 1950-1975 ca), rispettivamente Tadao Watanabe, Shinzo Hamai e Setsuo Yamada; Ichiro Moritaki, presidente del Japan congress against a&h bombs, e Takajiro Inoue, inviato straordinario e ministro plenipotenziario. Contiene anche la minuta di una lettera di La Pira al principe ereditario del Giappone, Akihito e la corrispondenza con Blasco Lanza D’Ajeta, ambasciatore d’Italia in Giappone.