Con oltre 50.000 lettere scambiate con Pontefici, Capi di Stato, personalità del mondo culturale, politico ed ecclesiale l’archivio di Giorgio La Pira costituisce una delle fonti più importanti per comprendere la storia europea, e non solo, del secondo Novecento.
La documentazione - conservata presso la Fondazione omonima e dichiarata di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana pochi giorni dopo la morte dello statista - si riferisce prevalentemente al periodo che va dalla prima elezione di La Pira a sindaco di Firenze (1951) sino alla sua scomparsa (5 novembre 1977). Queste carte si possono dunque considerare come parte di un vero e proprio archivio d’ufficio, sapientemente raccolto e ordinato dalla stessa segreteria personale di Giorgio La Pira. L'archivio si è poi ulteriormente arricchito con la acquisizione di importanti carte relative al periodo giovanile, donate da familiari ed amici di La Pira, e mediante corposi scambi di documentazione con fondi archivistici e istituti.